INTRODUZIONE

San Ferdinando di Puglia
, fino al 1862 chiamata San Ferdinando, è un piccolo comune con poco meno di 14.000 abitanti abitanti in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. Fino al 2004 ha fatto parte della provincia di Foggia.
Fu fondato nel 1847 dal re Ferdinando II di Borbone come colonia agricola, derivata dall'antico borgo di San Cassano, al fine di tentare di risollevare alcuni problemi di carattere economico e sociale che affliggevano la parte meridionale del Tavoliere delle Puglie. 
In poco più di un secolo, comunque, questo centro è riuscito a creare una sua tradizione, sia pure non secolare, nei giorni che precedono la S. Pasqua.
Parlare della Settimana Santa a San Ferdinando di Puglia significa entrare in un campo a metà tra l'inesplorato e l'imprevedibile.
Inesplorato perché, dopo tanti anni in cui i riti tradizionali sono stati completamente stravolti, è piuttosto difficile ricostruirne la storia e la modalità in cui si svolgevano (li ricordano integri solo i più anziani, ormai), anche perchè, tranne un VIDEO risalente ai primi anni 60 del secolo scorso, a cura del poeta dialettale sanferdinandese Nicola Parente, nulla di scritto vi è nel merito.
Imprevedibile perché i cambiamenti che vengono apportati anno dopo anno, sono tali da non dare certezza che, per il futuro, la situazione rimanga quale è allo stato attuale.
Tutto è avvenuto ed avviene per la scarsa conoscenza, dal punto di vista culturale, di quello che è la cosiddetta "pietà popolare" come espressione della identità di un popolo.
Ciò premesso, nei limiti del possibile e relativamente ad informazioni attinte da varie fonti, si è cercato di ricostruire la storia di questa travagliata Settimana Santa.

Fino al 1992 le processioni del "Triduo Pasquale" erano quattro.
- Nella tarda serata del Giovedì Santo, al termine della S. Messa "In Coena Domini", si svolgeva la processione di Gesù nell'orto a cura della Confraternita di Maria SS. dello Sterpeto.
- Il Venerdì Santo, dopo la celebrazione liturgica "In Morte Domini", dalla Chiesa Madre usciva la processione del Legno Santo  che vedeva la partecipazione di tutte le Confraternite sanferdinandesi.
- Il Sabato Santo la  processione della Pietà, che usciva dalla chiesa del Carmine nelle prime ore del mattino e si ritirava nella tarda mattinata,  a cura della Confraternita di Maria SS. del Carmine,  rappresentava il momento più atteso dalla popolazione, in virtù della grande devozione verso la Madonna.
- Nel pomeriggio del Sabato Santo si svolgeva anche la processione della Desolata  con le statue della Addolorata e di Cristo Morto, con partenza dalla Chiesa dei SS. Medici, organizzata dalla Confraternita del SS. Sacramento Gesù e Addolorata.
- La mattina della Domenica di Pasqua, la processione di Gesù Risorto suggellava la fine dei riti tradizionali legati alla Settimana Santa.

Con Decreto Vescovile del 4 aprile 1992 (un fulmine a ciel sereno caduto il sabato prima dell'inizio della "Settimana di Passione"), fu stabilito che dall'anno successivo tutte le processioni, ad eccezione di quella del Legno Santo, sarebbero state riunite in un'unica processione da effettuarsi il Venerdì Santo mattina, che prese il nome di processione dei Misteri, nella quale sono comparse, in anni diversi, anche le statue di S. Pietro, della Veronica, di Gesù alla colonna e del Calvario.

Attualmente quindi,  il Venerdì Santo mattina si svolge la sola processione dei Misteri, mentre la processione del Legno Santo ha mantenuto la sua tradizionale collocazione nel Venerdì Santo sera.
Resiste ancora, non si sa fino a quando, anche la processione di Gesù Risorto nella mattinata della Domenica di Pasqua.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
- Foto tratta dal sito https://www.image-videofotografica.it.